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I consigli di Marco Bertona (Tea Taster professionista) per bere un buon Tè

Marco Bertona, tea taster professionista, rivela i segreti sulla bevanda di origine cinese ricavata da un’unica pianta: la Camellia Sinensis

«Il  migliore è quello di ottima qualità», per Marco Bertona, Tea Taster professionista diplomato in Cina, fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Degustatori e Maestri di Tè (ADeMaThè Italia) e delegato nazionale per l’Italia presso il Gruppo intergovernativo sul té della Fao non ci sono dubbi: per scegliere un buon tè bisogna puntare tutto sulla qualità.

Consiglio niente affatto scontato visto che, a quanto pare, il tè di qualità in Occidente non è poi così facile da reperire, almeno nella grande distribuzione. «Ci sono però – assicura Bertona – alcuni accorgimenti e consigli che possono aiutare anche i neofiti a capirne di più, a partire da una maggiore conoscenza di questa pianta medicinale». Ecco, in dieci punti, tutto ciò che bisogna sapere per non sbagliare.

1 – Camellia Sinensis. Molti pensano che esistano diverse piante di thè, un errore che ha una data e un nome, ovvero Linneo 1749. Linneo, infatti, con alcuni disegni, parlò di pianta di tè verde e pianta di tè nero. Nulla di più errato. Tutti i tipi di tè derivano da un’unica pianta che è la camellia sinensis (una delle circa 300 specie di camellie esistenti al mondo). Sono poi i metodi di lavorazione che rendono diversi i vari tipi di tè.

2 – I colori del tè. Secondo la classificazione classica cinese sono sei le tipologie di tè esistenti: nero, verde, bianco, rosso, giallo, blu-verde. Si tratta di una classificazione cromatica in cui i colori assunti dalle foglie del thè dipendono dalla lavorazione. Il tè è completamente diverso dalle altre erbe medicinali che vengono solo essiccate e le sue foglie subiscono processi che vanno, a seconda delle tipologie, dalla fermentazione all’ossidazione.

3 – Bustina o foglia.Il tè in bustina è sicuramente più comodo e punta tutto sulla praticità. Io però consiglio di passare alla foglia per apprezzare davvero il gusto del vero tè. Inoltre suggerisco di passare dal thè aromatizzato a quello puro, senza alcun aroma.

4 – Erba medicinale. Il tè è una pianta medicinale con tantissime proprietà benefiche a partire dalla elevata presenza di polifenoli, che sono sostanze antiossidanti che sono di grande contro i radicali liberi, coinvolti nello sviluppo di tante malattie e nei fenomeni di invecchiamento. In particolare, il tè è ricco di flavonoidi e di catechine.

5 – Fresco e ben conservato. «Tutte le importanti proprietà del thè si mantengono tali solo se il tè è fresco e ben conservato. Il tè scade, quindi è inutile lasciare un buon tè in un armadietto per le occasioni, meglio gustarlo appena possibile».

6 – Preparazione all’inglese o cinese. La preparazione all’inglese è quella in cui si mettono in infusione le foglie in una certa quantità di acqua e per qualche minuto. Nella preparazione cinese, invece, si versa poca acqua sulle foglie e si beve subito. E poi di volta in volta si continua a versare l’acqua. In questo modo le foglie, rilasciano, lentamente il loro gusto e le proprietà.

7 – Zucchero sì o no? «Non sono contrario allo zucchero, perché un tè preparato all’inglese, potrebbe averne bisogno, visto che la lunga infusione delle foglie, lo rende più amaro, astringente e con un gusto quasi allappante. Quindi zucchero no nella preparazione cinese in cui il sapore si mantiene dolce, ma zucchero un po’ in quella inglese».

8 – Quanto berne al giorno. Il tè contiene teina, è un dato, ma non si tratta di un fattore da demonizzare. Ovviamente se a dieci tazze di caffè al giorno ne aggiungiamo 5 di tè, staremo esagerando. Il tè, però, contiene un amminoacido unico, l’L-Teanina, che svolge un’attività rilassante e antistress. Insomma, l’unico accorgimento è di non bene troppo la sera. E se poi parliamo della preparazione, ovviamente chi lo prepara alla cinese ne potrà anche consumare di più.

9 – Tè verde, la panacea? Non ci sono studi o indicazioni secondo cui il tè verde abbia proprietà benefiche maggiori rispetto alle altre tipologie. La verità è che in occidente non si conoscono bene gli altri tipi di tè e che il tè verde è arrivato dopo rispetto al tè nero diventando una bevanda osannata .

10 – Tè e bambini. Non esistono controindicazioni nel dare tè ai bambini. Mia figlia ha assaggiato il suo primo cucchiaino di tè a 4 mesi e ovviamente ne ha bevuto tantissimo nel grembo materno. Sono invece contrario al tè deteinato in cui vengono utilizzati processi chimici per privare di teina le foglie.

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