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Parietaria contro l’insonnia nei testi antichi – Parte 2

ERBORISTERIA TRADIZIONALE di LUIGI GIANNELLI

E’ con Piacere che introduciamo una serie di articoli un po’ fuori tema ma di incredibile interesse.

Il Dott. Luigi Giannelli, Chimico, Tecnologo Farmaceutico non ché Erborista conosciuto per la sua esperienza  e per le sue ricerche improntate sull’antica erboristeria mediterranea, ci offre la possibilità di scoprire antiche proprietà perdute delle erbe mediterranee, che da oggi pubblicheremo in più capitoli.

 

La Parietaria

Le foto nell'articolo sono state fornite dal Dott. Giannelli

… Il succo incorporato con Cerussa [Carbonato basico di Piombo] (2) si mette utilmente sulle erisipele (3) e sulle ulcerazioni cutanee serpeggianti. Si applica anche nella podagra [articolazioni affette da attacchi gottosi] insieme a sego di Becco [maschio della Capra] oppure con Cerotto Ligustrino (4). Assunto [il succo delle foglie] alla quantità di un ciato (circa 45 ml), cura la tosse cronicizzata. Si gargarizza e si applica localmente per le infiammazioni del cavo orofaringeo. Instillato nelle orecchie con Olio Rosato (5), ne toglie il dolore».

Plinio, nel XXI Libro della sua “Storia Naturale” ne fa una descrizione botanica e dei luoghi dove cresce, e l’unica cosa che dice (ed è l’unico che lo fa) è:«tra le foglie nasce come un frutto, nella cui buccia esterna si trova un liquore gradevole al gusto, detto “Mastiche Acanthiche”. Il vero “Mastice” o “Mastyka” è la gommo-resina essudata dal Lentisco (Pistacia lentiscus) nelle aree più calde del Mediterraneo. Celebre ancor oggi quello “di Chio”, prodotto nell’Isola Greca di Chio. Vediamo che ne dice il buon Galeno. Ne parla nel VI Libro de “Le Virtù dei Medicamenti Semplici” (“Semplici” intende “singoli ingredienti” di medicamenti complessi):«l’Helsine ha virtù astersiva [che pulisce asciugando] e astringente, ma con una certa Umidità Fredda moderatamente; per questo sana tutti gli ascessi all’inizio della loro formazione, nel loro sviluppo e in massimo grado quando sono divenuti Caldi. Funziona anche nelle fasi iniziali della formazione dei foruncoli e dei tumori/tumescenze localizzate, applicatavi sopra come empiastro [della pianta fresca contusa].

Il succo, instillato nelle orecchie, giova nei dolori delle stesse, dovuti ad ascessi formatisi dentro e presso le orecchie stesse. Si usa come gargarismo del cavo oro-faringeo, per gli ascessi che lì si formano e ci sono alcuni medici che la somministrano a coloro che sono molestati dalla tosse cronicizzata. Si nota la sua Virtù astersiva sui vasi di vetro». Fantastico! Galeno mette in relazione la sua capacità di pulire i contenitori di vetro con quella di ripulire ascessi e raccolte purulente! Altro aspetto della Dottrina della “Signatura”! Fondata su quella generale dell’Analogia.

Note

2) Cerussa o Biacca: Carbonato basico di Piombo, in realtà una miscela di Carbonato di Piombo e di Idrato di Piombo: (Pb CO3 )2 · Pb (OH)2 . Usato anche (e soprattutto) come colore bianco per pittura è stato impiegato largamente e sistematicamente nella pittura fino al XIX secolo. Tiziano Vecellio, che lo usò tutta la vita, morì quasi centenario e di peste nera e non per l’intossicazione da Piombo come alcuni hanno pensato. Quindi il prodotto è tossico, in Italia è vietato, ma è ammesso nella pittura negli USA e in Germania. Nell’antichità si trovava come minerale (celebre quella di Rodi) ed era utilizzato anche in medicina (esterna) come nel caso descritto. Era considerata “droga Fredda”, molto Fredda, capace di deprimere le forti infiammazioni cutanee.
3) Erisipele: dermatosi fortemente infiammata di origine infettiva e che impegna anche il derma profondo, causata da Streptococco emolitico A e a volte da altri batteri come lo Stafilococco Aureo. Nel passato poteva essere mortale per vecchi e bambini.
4) Cerotto Ligustrino o Unguento Ligustrino: viene descritto da Dioscoride stesso, nel I Libro, Cap. 51° della “Materia Medica”. Per sommi capi possiamo dire che è fatto prima infondendo droghe aromatiche, come Mirra, Cardamomo, Aspalato, in Vino e poi in Acqua piovana e si mettono poi in Olio Omphacino (ovvero Olio ottenuto da Olive acerbe); a essi si aggiunge una quantità notevole di fiori di Ligustro (comune nella macchia mediterranea), Ligustrum vulgare. Il procedimento è molto laborioso.
5) Si prepara con la macerazione dei petali delle Rose profumate fresche nell’Olio di Oliva, meglio se “Omphacino” (da Olive acerbe).

Ringraziamo Il Dott. Giannelli, proprietario della rinomata erboristeria Hortus Mirabilis,  autore dei testi e della foto che accompagna l’articolo, nonchè la rivista L’erborista,  edita da Tecniche Nuove, per la disponibilità e la preziosa collaborazione.

Fonte: L’Erborista n.9/2016, pag. 48 a 50

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