Camellia sinenesis: scheda botanica
Guido Cattolica, Angelo Lippi e Paolo Emilio Tomei (2000)
Famiglia
Theaceae.
Genere. specie e varietà
Camellia sinensis (L.) O. Kuntze var. sinensis.
Sinonimi:
Thea bohea L., Thea viridis L., Thea sinensis var. bohea (L.) K. Koch, Camellia thea Link., C. Bohea L., C. cantoniensis Lour., C. cochinchinensis Lour., C. grandifolia Salisb. , C. japonica Baill., C. latifolia Lodd. ex Sweet, C. longifolia Nois. ex Cels., C. oleosa Lour., C. parvifolia Salisb., C. Sasangua Nois. ex Cels, C. stricta Hayne.
Viene utilizzata in modo analogo anche un’altra varietà, la Camellia sinensis O. Kuntze var. assamica (Mast.) Kitam. Sinonimi: Thea assamica Mast., Thea viridis var. assamica (Mast.) Choisy.
Sono inoltre note altre due varietà, peraltro poco utilizzate: C. sinensis var. pubilimba Chang. e C. sinensis var. waldenae (S.Y. Hu) Chang.
Nomi italiani
Pianta del tè, Camelia da tè, Pianta del tè selvatico (quest’ultimo, per la var. assamica).
Etimologia
Il termine generico Camellia fu dato nel 1735 da Linneo, con ogni probabilità in ricordo del gesuita moravico George Joseph Kamel per i suoi meriti in campo naturalistico; l’epiteto specifico sinensis fu dato sempre da Linneo in allusione alla zona di provenienza di questa specie, che è appunto la Cina.
Descrizione
Arbusto sempreverde che può raggiungere le dimensioni di un piccolo albero (4-6 m), a portamento espanso in esemplari annosi. Foglie alterne di 4,5-9 x 2-3,5 cm, portate da un corto picciolo (3-8 mm), ellittiche, ad apice ottuso; sono inoltre cuneate alla base, a margine grossolanamente dentato o sinuoso-dentato e con denti ricurvi e nerastri all’apice. Di colore verde tenero e lucide da giovani, diventano poi più scure e coriacee, mentre la pagina inferiore è sempre più chiara, pubescente.
I fiori, ascellari, si presentano solitari od a gruppi di 2-3; essi sono portati da corti peduncoli (8-12 mm), ricurvi verso il basso. Il calice, sorretto da due bratteole precocemente caduche, è costituito da 5-6 sepali, piccoli (4-6 mm), pelosi, ineguali e spesso persistenti anche alla fruttificazione.
La corolla è composta da 7-8 petali di colore bianco crema, ognuno dei quali di forma obovata e concava verso l’interno, di circa 2×2,5 cm. L’apparato sessuale maschile (androceo) è costituito da numerosi stami, riuniti alla base (monadelfi) , con filamento biancastro (15 mm) ed antere di un bel giallo-oro. L’apparato sessuale femminile (gineceo) è rappresentato da un ovario, densamente ricoperto di peluria bianca (tomentoso) e sormontato da un corto stilo (10 mm) con stimma trifido.
La fioritura ha luogo, nei nostri climi, in momenti assai differenti, spaziando da periodi tardo-autunnali o invernali in zone particolarmente favorite, ad altri autunnali o primaverili in zone più fredde; i fiori emanano un profumo piacevole e delicato.
I frutti sono capsule legnose tricocche, deiscenti a maturità, di 15-20 mm, inizialmente verdi poi rossastro-marroni a maturità, contenenti general mente 1 o 2 semi ovali (1-1,5 x 0,8-1).
La Camellia sinensis O. Kuntze var. assamica (Mast.) Kitam. è di dimensioni maggiori (fino a 12-17 m), con foglie più grandi (8-15×3,5-6 cm), largamente ellittiche, con apice acuminato e margini da largamente dentati a denticolati; sono infine glabre o con peluria persistente sulle nervature principali nella pagina inferiore. Fiori simili a quelli della varietà tipica.
Distribuzione
La camelia da tè (Camellia sinensis (L.) O. Kuntze var. sinensis) è di origine abbastanza oscura, ma sembra ormai appurata la sua autoctonicità nell’Ovest della Cina (S.E. Tibet, Yunnan, Guizhou, Hunan e Sichuan); da tempo è ormai largamente coltivata in tutto il mondo.
Una delle prime camelie da tè venute in Europa fu di Linneo, che la ebbe dal capitano Eckbert nel 1763 e la coltivò nell’Orto Botanico di Uppsala.
La Camellia sinensis O. Kuntze var. assamica (Mast.) Kitam. è una varietà scoperta assai più recentemente allo stato spontaneo prima nell’ Assam (1835), poi nel Burma, in Indocina, nel N. India ed in Tailandia.
Bibliografia:
Cattolica, G. et al., La camelia del tè, Capannori, 2000.
Chang, H.T., Bartolomew, B., Camellias, London, 1984.
Chen Zongmao, “Contribution of Tea to Human Health”. In World Tea: International Symposium on Tea Science, a cura di Yamanisi T. et al., Shizuoka, 1991, pp 12-20.
Tavola:
Sodini, Mario, 1994, in Cattolica, G. et al., La camelia del tè, Capannori, 2000.
Fonte: Associazione Italiana Cultura del Tè