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Il Tè fa male durante una dieta ipocalorica?

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La domanda di oggi ce la scrive Davide Longoni da Terni: Stò seguendo una dieta ipocalorica mirata alla perdita di peso, circa 20 chili. Il nutrizionista mi ha consigliato di bere molto tè non zuccherato. Mi chiedo se ci fosse differenza tra le varie qualità in fatto di proprietà e quanta, secondo un esperto, è la quantità consigliata giornaliera. Grazie

Risponde l’esperto Tea Sommelier Daniele Croce Studente di scienze della nutrizione umana presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’università Federico II di Napoli.

Dando per assodato che non Lei non abbia nessuna patologia che possa interferire con l’uso di caffeina (spero abbia fatto una visita dal nutrizionista) posso dirle che Il tè è indubbiamente un acceleratore di metabolismo, grazie al suo contenuto in caffeina, ma anche un drenante considerato l’elevato contenuto di acqua e sali minerali.

Il contenuto in caffeina , premesso che è circa la metà di quello di un normale caffè da bar (circa 45 mg in 250 ml vs 90-120mg di un caffè ), varia di poco a seconda delle tipologie di tè o almeno non in modo rilevante per l’organismo.

Il contenuto in caffeina può variare invece in base alla dose di tè utilizzato per volta.

Una distinzione possiamo farla tra tè verdi e neri (Rossi secondo la denominazione cinese) per il contenuto in antiossidanti, pure fondamentale nel caso di diete ipocaloriche.

L’organismo in condizioni di stress metabolico sviluppa radicali liberi ed in questo il tè può essere d’aiuto, favorendone la neutralizzazione .

Entrambi contengono antiossidanti ma in quantità e caratteristiche differenti. Il tè verde è quello che in qualità ha dei vantaggi per l’alto contenuto in catechine (ECGC -epigallocatechingallato) potente antiossidante.

Ovviamente questo non sempre vale per tutti i tè e soprattutto per il consumo in bustina…dove parte dei componenti può essere andata persa durante la lavorazione di micronizzazione delle foglie e l’esposizione ad ambienti ossigenanti.

Per quanto riguarda il consumo, non c’è un limite preciso, ma può arrivare anche a 5 tazze al giorno , se la caffeina non le crea nessun disturbo legato all’ insonnia.

Si noti che anche se il tè contiene caffeina porta con se anche una quota importante di Teanina, un aminoacido in grado di superare la barriera ematoencefalica (una protezione per il cervello ) e di generare un rilassamento a carico della muscolatura liscia, contrastando così anche gli effetti acuti della caffeina assunta bevendo qualche caffè di troppo (come tachicardia, agitazione e nervosismo).

Riassumendo può assumere sicuramente tè in quantità importanti , da 2-3 fino a 5 tazze al giorno, sia per il contenuto in caffeina che per il suo caso le funge da acceleratore di metabolismo ma anche per l’elevato contenuto di acqua e sali minerali che le aiutano a drenare i liquidi corporei in eccesso, oltre al contenuto antiossidante.

Si consideri che gli ultimi due punti sono soddisfatti in maniera crescente quando si passa dalla bustina al tè in foglie e non aromatizzato.

Daniele Croce

Specializzazione: Tea Sommelier & Tea traderTM

”… Gestisco un punto Tea Shop presso una Parafarmacia in Agropoli (Sa), sono  interessato allo studio delle proprietà fitofarmacologiche della pianta del tè ed alla Nutrizione Umana, ho deciso di riaffrontare gli studi accademici, studio infatti scienze della nutrizione umana presso il dipartimento di medicina clinica , presso l’università Federico II di Napoli’.

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